11/01/11

Dichiarazione di fallimento? No, grazie!

" Anime che avete cominciato a praticare l'orazione e siete animate da viva fede, lasciate che vi chieda se fra tutti i beni della terra ve ne sia uno che possa paragonarsi al più piccolo di questi, senza contare i molti altri che vi andate guadagnando per l'eternità. Tenete per certo che a quelli che tutto abbandonano per amore di Dio Egli dà tutto se stesso. Non è accettatore di persone, ama tutti indistintamente, per cui nessuno, neppure se molto cattivo, può allegare delle scuse, dopo aver visto come Egli si sia degnato di amare cosi quest'ultima creatura da elevare a tanta altezza" SantaTeresa di Gesù ( Vita 27,12)
Buon Anno con Teresa.
Mentre metto a posto nelle loro scatole  i presepi e le luci e i cartelli natalizi di tutti i tipi che hanno accompagnato il nostro Natale in tutta la casa, con il ritorno alla quotidiana normalità delle nostre giornate, ritrovo Teresa nei nostri incontri comunitari e anche nella mia personale esperienza che in questi mesi mi accompagnerà in modo particolare verso la Pasqua.   All'inizio della mia vita religiosa, un giorno venne un Padre a predicare e tra le altre cose disse che se la Carmelitana dopo un certo numero di anni non arrivava a raggiungere un certo grado di preghiera così come lo aveva insegnato Santa Teresa, poteva considerarsi una fallita! Restai molto colpita da questa affermazione: ero giovane e...prendevo per oro colato tutto quello che sentivo dire da chi era molto più avanti di me nell'esperienza della vita carmelitana-teresiana. Oggi che gli anni sono passati e che secondo una tradizione umana e religiosa diventano motivo di festa e di gioia quando raggiungono un certo numero nel cammino della tua vita, posso dire che la mia esperienza è un po' diversa da quella di quel religioso e  che preferisco sentirmi sempre all'inizio del cammino così da guardare al futuro della mia anima con quell'entusiasmo della meta, con quella passione di Teresa che aveva scoperto una sorgente e niente desiderava di più se non quella di bere a quella fonte, piuttosto che piangermi addosso per una eventuale dichiarazione fallimentare che certamente il Signore non mi chiederà mai di presentare al suo tribunale, "perché dove più grande è la miseria, più risplendono i benefici delle vostre misericordie. Oh, le vostre misericordie, con quanta ragione dovrei io sempre cantarle! Signore, datemi di poterle cantare in eterno!" Santa Teresa di Gesù ( Vita 14,10)
Oggi non è facile incontrare nella chiesa e nella vita religiosa persone che cantano...la Misericordia di Dio! perchè come dice Sant'Agostino "Cantare amantis est : cantare è cosa di chi ama" e a volte è proprio l'amore quello che si perde di vista mentre si puntano gli occhi su se stessi e su gli altri per cercare di vedere un qualche risultato che gratifichi o quanto meno illuda. No, l'unico risultato al quale deve portarci questa meravigliosa vita di preghiera è quello di Cantare la Misericordia di Dio nella nostra esistenza.
"Cominciando a mostrarsi carica di tesori celesti, desidera di distribuirli, e supplica il Signore di non permettere che sia lei sola la ricca. E in tal modo lavora al bene altrui, quasi senza saperlo e senza far nulla di evidente. Ma ben se ne accorgono gli altri, che desiderano di starle sempre vicino per il grato profumo dei suoi fiori. Comprendono che è un'anima virtuosa, vedendo che i suoi frutti sono pieni d'incanto, e vorrebbero mangiarli con lei.

Se la terra di quest'anima fu arata profondamente con le prove, le calunnie e le malattie, tutte cose quasi indispensabili per arrivare a questo stato; e poi si è ammorbidita con il distacco da ogni umano interesse, allora l'acqua penetra sì a fondo da non più inaridire. Ma se è ancora attaccata al mondo e tutta ingombra di spine come ero io da principio, non lontana dalle occasioni, né a Dio riconoscente per le grazie che riceve, la terra torna di nuovo a seccarsi, in modo che se il giardiniere la trascura e la bontà di Dio non fa piovere, c'è da dare il giardino per perduto, come qualche volta è successo a me. È cosa che fa spavento, né potrei crederla se non l'avessi provata. Ma a conforto dei deboli come me, e per impedire che essi si disperino e lascino di confidare nella misericordia di Dio, dico che se tornano a cadere dopo essere stati tanto innalzati, non devono affatto scoraggiarsi per non perdersi del tutto." Santa Teresa di Gesù Vita 19,3

 Forte dell'esperienza di una tale Maestra e Madre, continuo il mio cammino come se iniziassi oggi felice di avere incontrato Lei nella mia vita e di poterla condividere. Buona giornata!