30/08/09

Rinfreschiamoci almeno le idee...!

Visto che il caldo non abbandona la zona dove vivo, provo almeno a rinfrescarmi le idee. Da tanto tempo non riesco a scrivere spesso o per lo meno non riesco a scrivere quel tanto che vorrei per comunicare maggiormente la mia vita, ma anche se non credo che per farlo e per dar vita ad un blog sia necessario riempirlo di parole, tuttavia
quando ho iniziato quest'avventura avevo la speranza di rendermi presente con una frequenza maggiore di quanto poi in realtà sia riuscita a fare in questi due anni. E i motivi sono tanti, alcuni importanti, altri meno, ma uno la fa certamente da padrone: il tempo! In questi due anni la vita della mia comunità è cambiata tantissimo, ci sono stati dei momenti in cui abbiamo seriamente pensato che i Superiori ci avrebbero guidato, pur con dolore, verso la chiusura del nostro monastero e la fusione con altre consorelle più o meno vicine nel territorio. Poi la tensione si è allentata perché abbiamo scelto di andare avanti confidando in Dio che però...dorme ancora dolcemente sulla nostra barca e così qualcuna presa dalla paura di affondare (anche le monache a volte non riesco a nuotare!) ha preferito sbarcare su altri lidi e qualcun'altra che tenacemente infondeva fiducia e si consumava con la sua dedizione, il Signore l'ha portata Lui stesso sull'altra sponda della vita. In questo tempo di difficoltà, tanta gente si è stretta attorno a noi quasi a volerci dire che non siamo certo sole in balia delle onde e l'aver potuto realizzare il sogno di fare i lavori di restauro della nostra chiesa è stato per noi quasi come un miracolo. Ma in tutto questo ci siamo sentite spesso molto in sintonia con la vita di tante famiglie. Uno dei drammi che spesso ci vengono a raccontare le persone e che noi stesse sperimentiamo nelle nostre famiglie d'origine, è il problema dell'assistenza agli anziani e delle difficoltà molto forti che si devono affrontare quando un papà o una mamma deve fare i conti con la presenza di una grave malattia come l'alzaimer o la Sla o davanti ad una malattia che necessita di frequenti trasfusioni o altre cure ospedaliere: la vita cambia, sia nella sua quotidianità sia da un punto di vista psicologico che economico e non si è mai preparati abbastanza per affrontarla con serenità e fortezza. In monastero questo problema viene vissuto come "normalità" perché fin dall'inizio della tua vita religiosa vieni formata ad una grande carità e sensibilità nei confronti delle sorelle anziane o ammalate per cui quando succede che il ritmo si fa più pesante, la solidarietà di tutte supplisce alla fatica delle persone più direttamente incaricate di restare accanto a chi non ce la fa più o non è più autosufficiente. Le nostre anziane non vivranno mai la solitudine e l'abbandono che spesso sperimentano tanti uomini e donne al termine della loro vita e anche questo per noi è un dono che, per il semplice fatto di aver seguito il Signore in questa avventura, ci viene dato. Ma la fatica la sentiamo anche noi, la pazienza spesso scappa anche dietro il muro della clausura e le cose che prima potevi fare con entusiasmo ora devi accettare di farle con un pizzico di umiltà in più mettendo nel conto che a volte la buon volontà non arriva a tutto e a tutti. Ma questa è la sfida, questa è la ragione per la quale questa mia vita ha un senso e che voglio sempre avere ben chiara nella mia testa e nel mio cuore...nonostante il caldo che tra l'altro...presto passerà! Ciao

16/08/09

una sola parola: Grazie!

Grazie Signore, grazie Maria!

Si, è finita! Ieri abbiamo vissuto la più bella festa dell'Assunta e...nel meritato riposo, anche il più bel ferragosto della nostra vita! Abbiamo potuto celebrare l'Eucarestia nella nostra rinnovata chiesa, circondate da tanti nostri amici e tanti parrocchiani, ma con una gioia speciale in più che non sempre riesci a vivere: erano presenti alla celebrazione tutti i nostri operai con le loro mogli e qualche ragazzino al seguito! Avevamo detto loro che volevamo riaprire la chiesa per il 15 agosto, che i lavori non potevano e dovevano durare più di un mese e loro hanno fatto l'impossibile per realizzare questo nostro desiderio, con dedizione esemplare, con competenza, con entusiasmo. Ad un certo punto, nell'ultima settimana, sembravano non avere più orari, volevano finire in tempo e ci sono riusciti. Non solo: qualcuno ha anche pensato di accompagnarci tutto il tempo dei lavori facendoci recapitare i gelati tutte le sere e con tanta altra provvidenza che davvero ci ha commosso e ci commuove ogni giorno di più. Ecco, questa è la mia e nostra vita! Questo è quel piccolo e grande centuplo che Lui ci ha promesso e che ogni giorno ci regala. Certo non tutto era ancora a posto, radiatori non montati e qualche lampada in arrivo per il mese prossimo, i microfoni che fanno cilecca sempre al momento giusto, ma Lui era là, nella Sua e nostra Casa a far festa con noi alla Sua e nostra Madre! E dulcis in fondo... il pomeriggio nella nostra sacrestia si è presentato anche un piccolo serpentello: non so se voleva anche lui partecipare alla festa...di certo noi gliela abbiamo fatta con gioia immediatamente! Ciao! un grazie anche a tutti voi che avete condiviso con me questo tempo con l'affetto e la preghiera. Buona domenica.

p.s. pare che anche la mia musica forse ritornerà su queste pagine, anche se non è stata una cosa facile e neppure scontata. ma si sa...le cose facili non piacciono a nessuno e nemmeno a me!