21/04/11

Va... e servi le sorelle! Buona Pasqua!

Buon giorno! Con queste parole è cominciato il nostro Triduo Sacro verso la Pasqua. Quella che vedete accanto è la nostra Sala Capitolare, quella dove ci riuniamo quando dobbiamo decidere delle cose importanti o compiere dei gesti significativi. E quello di questo pomeriggio è uno di quei momenti che da alcuni anni abbiamo deciso di compiere modificando un antica tradizione monastica che voleva che il Giovedì Santo, la Madre Superiora, in ricordo dell'episodio evangelico, come avviene nella Messa "In Coena Domini", lavasse i piedi alle sue consorelle. Con il passare degli anni e con l'avanzare inesorabile dell'età, è diventato molto difficile per la Superiora compiere  questo gesto e per non rinunciare del tutto a questo momento di comunione abbiamo deciso di modificarlo e invece che lavare i piedi, la Madre, dopo aver ascoltato il brano evangelico dove Nostro Signore compie questo gesto di servizio ai suoi discepoli e aver rivolto alle consorelle alcuni spunti di riflessione sul senso del gesto,  lava le mani alle sorelle e dice loro di andare... e di servire le sorelle con quelle mani e con tutte loro stesse. A volte le nostre mani e il nostro cuore sono più bisognosi di essere lavati dall'amore del Signore di quanto non lo siano i nostri piedi e ci sembra con questo piccolo gesto di richiamare dentro di noi una vigilanza maggiore per una realtà così fragile come è quella della nostra vita fraterna. La carità copre una moltitudine di peccati, ci ricorda San Paolo e la chiesa del grembiule come l'ha chiamata Monsignor Tonino Bello è una chiesa che oggi più che mai deve gridare al mondo la Resurrezione del Signore. Santa Teresa ricordava alle sue figlie e sorelle :<< che  una bella dimostrazione di amore è togliere alle consorelle il lavoro e prendere per sé le fatiche delle occupazioni domestiche; inoltre, rallegrarsi vedendo i loro progressi nella virtù come dei propri, e in molte altre cose simili potranno comprendere se possiedono questa virtù, che è una cosa molto grande, perché in ciò sta tutta la pace fra sorelle, tanto necessaria per i monasteri. Spero che in questo nostro monastero essa regni sempre, perché il non averla sarebbe assai triste: è una cosa terribile doversi sopportare in poche e non in armonia! Dio non voglia permetterlo!>> Perchè la Resurrezione dirà sempre al mondo, all'uomo e alla donna di oggi, che l'Amore vince sempre e che in questo troveremo gioia e pace per vivere con una speranza certa e una fede viva la nostra esistenza. Buona pasqua con tutto il cuore a tutti e un abbraccio in Cristo Risorto!