Nella mia vita parlare di silenzio ha sempre avuto un riscontro molto chiaro. Uno dei cardini della vita contemplativa è questa dimensione così profonda che l'essere umano sperimenta nel suo cammino di fede e che l'accompagna nel quotidiano incontro con Dio, con gli altri e soprattutto con se stesso. La scelta di vivere una vita di silenzio non è e non può essere qualcosa imposta da fuori o da qualcuno: il silenzio lo senti prima dentro e poi lo vivi. Per me il silenzio è un momento sacro che l'essere umano ha la capacità di vivere senza nessuna pressione esterna ma semplicemente ascoltando il suo cuore. Il silenzio ti mette dentro delle domande così dure e così forti che richiedono un coraggio pazzesco perché tu le guardi in faccia anche se ti senti incapace di dare delle risposte o per lo meno di dare delle risposte valide per tutti. Quante volte nella vita capita di dover passare dei periodi o dei momenti che sembrano eterni, di totale silenzio intorno a noi e ci sentiamo come presi da una pinza e sospesi nel vuoto: la malattia che sta conducendo pian piano il nostro corpo alla morte o la fine di un rapporto o la disperazione davanti ad una situazione assurda di un'infinità di errori che improvvisamente portano a galla un nostro totale fallimento sul lavoro o negli affetti familiari, ci costringe a vivere nel silenzio un dolore così profondo che avremo invece bisogno di gridare e sbattere fuori dal nostro cuore. Oppure ci troviamo davanti ad uno spettacolo stupendo della natura, in cima ad una montagna o davanti alle cascate del Niagara e dentro di noi piomba un silenzio così profondo che restiamo come immobili e incapaci di dire o ascoltare qualsiasi cosa o persona perché siamo come catturati dentro di noi dalla bellezza che abbiamo davanti. Il dolore come la gioia e lo stupore accompagnano sempre l'esperienza del silenzio dentro di noi, perché ci danno la capacità di accogliere la nostra dimensione umana nella sua verità. Una verità fatta di limite e di infinito. Una verità che non puoi gridare e che non puoi tacere: è dentro di te, ti appartiene e ti accompagna per tutta la vita e per chi crede, anche dopo.
Oggi senti dire spesso: " ora è il tempo di fare silenzio, che tutti tacciano, che il tale o l'altro è meglio che stia zitto!" Ma io credo che il silenzio non si possa fare, io credo che il silenzio non si possa chiedere o imporre a nessuno: io credo che dobbiamo vivere del silenzio e dopo possiamo aiutare gli altri a farne esperienza. Buona giornata!