23/04/08

Il giorno inizia cantando!

Ogni mattina, quando andiamo nel nostro Coro per iniziare la giornata con un tempo di preghiera personale, nel più totale silenzio, resto sempre affascinata dal canto degli uccelli. E' una cosa straordinaria come queste creature, quando cominciano appena ad intravvedersi le prime luci dell'alba, iniziano la loro giornata cantando. Un canto di tutti i tipi, un canto totalmente diverso a seconda che tu ascolti da una parte della casa o da un altro angolo del monastero. E' un canto corale che dura per tantissimi minuti, che da l'impressione di avere davanti una grandissima orchestra con uno splendido maestro che dirige una straordinaria sinfonia di buongiorno al mondo. Ed è ancora più impressionante vedere questi uccelli di tutti i tipi e di tutte le taglie e di tutti i colori, restare fermi, ciascuno al proprio posto, sugli alberi, senza permettersi qualche uscita fuori dal ...coro, magari per un volo improvviso per stiracchiarsi le zampette dopo il sonno notturno! Finché il canto non finisce tutti restano li, al loro posto. D'estate, quando le finestre del nostro Coro sono aperte , diversi di loro continuano a cantare insieme a noi quando cantiamo la nostra preghiera liturgica e quando noi ci fermiamo per le pause tra un salmo e l'altro, si fermano anche loro, per poi riprendere a cinguettare al suono delle note dell'armonium e delle nostre voci. Mi colpisce non solo il fatto che cantino, ma anche il fatto che, passato quel loro tempo ...di canto, dopo vanno anche loro alle loro cose, girano nel cielo, si danno da fare per costruire un nido o per portare da mangiare ai loro piccoli, giocano e cinguettano in un dialogo tutto loro. Alla sera, come chiamati da un misterioso appello, si rifugiano negli alberi e si fa silenzio, per lasciar posto alla vita di coloro che da sempre abitano la notte. Tutto questo mi parla di un armonia che è scritta nella creazione di cui anche io, anche noi, facciamo parte e il cui libro si legge solo in un ascolto attento e ancora capace di stupirsi per quanto ogni giorno mi viene donato. Ma la mia giornata non sempre si apre e si chiude dentro quest'armonia: a volte è difficile cantare per i sentimenti che ti porti nel cuore, è difficile farlo insieme agli altri per le difficoltà dei rapporti inevitabili tra persone diverse, a volte è pesante restare li, finché il tempo del tuo canto sembra non finire mai, ma per fortuna che ci sono loro, queste splendide creature, che mi vengono incontro e mi affascinano ancora con il loro BUONGIONO!

1 commento:

  1. Gli uccelli "iniziano la loro giornata cantando". Li sento anch'io la mattina presto e mi danno veramente il senso che tutta la natura vive e vive per noi e con noi. Anche il mio vorrebbe essere un "canto nuovo" che sgorga dal cuore pieno di riconoscenza per la nuova giornata che mi attende e che vorrebbe essere bella ed "un canto di lode", sapendo che se la giornata mi è stata donata "nuova", "nuova" deve essere anche la vita che mi attende.
    Non tutte le mattine sono uguali, soprattutto se la notte capita di non dormire… o se ci sono preoccupazioni che tengono occupata la mente oltre il dovuto e non sono riuscito pienamente a "gettare nel cuore del Padre".
    Ma anche questo ha un "nome" ed è un modo molto concreto di dimostrare che amo Colui che per primo mi ha amato.
    Alle volte sembra di recitare una commedia, ma mi ritorna alla mente che questa è "commedia divina", come quella che ha "recitato" Gesù nel suo abbandono.
    Così anche il "brutto" diventa "bello" ed ogni cosa, comunque mi si presenti, è in armonia.
    Con amicizia, Luigi

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