01/06/08

Ancora pensieri sulla solitudine monastica!

" Tu sei la luce che splendi in silenzio,
sei dentro l'arcobaleno di pace:
gioia, piacere d' amare, di vivere
piccolo e grande dai nomi infiniti"
P. Davide M. Turoldo
Quando ascolto il vangelo di ieri, quello sulla casa fondata sulla roccia, mi viene subito in mente una riflessione che ho fatto all'inizio della mia vita monastica e che sento vera ancora oggi. Quando sono entrata in convento non ero abituata al silenzio e alla solitudine e man mano che passavano i giorni mi rendevo conto che tutto ciò che credevo sarebbe stato un sacrificio, una difficoltà da affrontare per vivere la scelta che avevo fatto, era invece una nuova dimensione che veniva fuori senza nessuna fatica, come qualcosa che hai dentro un armadio da tantissimo tempo, ma che non avevi mai visto e un bel giorno viene fuori e ti sorprende che sia li. Mi sono ritrovata così ad accorgermi di pensare, di ascoltare i miei sentimenti, le mie emozioni, i miei affetti e le mie piccoli o grandi scoperte della quotidianità, sotto la luce della Parola di Dio che durante la giornata, nei vari momenti di preghiera con la comunità e personali, mi veniva incontro e mi dava una chiave di lettura e di riflessione oltre che di stimolo e di stupore per la puntualità con la quale si rendeva attuale nella mia vita d'ogni giorno. Spesso mi viene chiesto come si può vivere una vita di totale dedizione alla preghiera: credo che per capirlo bisognerebbe fare questa esperienza, perché la preghiera che noi viviamo in monastero è vita, proprio perché dentro ogni piccola o grande cosa entra questa Luce che a volte ti precede nell'Eucarestia quotidiana, a volte ti accompagna nella liturgia delle ore che scandiscono il giorno, a volte ti raggiunge solo qualche istante prima di andare a letto o attraverso un libro o una parola che ti ritorna in mente e non per caso, ma che fa sentire sempre e comunque al tuo cuore che la tua esistenza ha un Casa, fondata sopra una roccia e che nonostante le difficoltà e le prove dona ai tuoi giorni un sapore di speranza e di pace.

3 commenti:

  1. Grazie:)
    Mi serviva proprio leggere, in questo periodo, un post come questo!

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  2. Grazie, M.Carmen, per questa tua testimonianza, così vera e "piena"!
    La tua, la vostra "solitudine" è "pienezza" nella comunione con Colui che è la fonte della vostra vita personale e comunitaria.
    "Come si può vivere una vita di totale dedizione alla preghiera?"
    Come si può vivere una vita di totale dedizione alla Persona amata?
    E' bello poter dire sempre: " Tu sei la luce che splendi in silenzio...".
    Questo Tuo Silenzio, così carico di Parola, perché carico di Te!
    Luigi

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  3. e' da molto che ti leggo, espesso sfoglio i post più vechhi... è davvero bello questo blog, grazie per gli spunti di riflessione che ci offri e per la tua esperienza che condividi con noi... è bello leggere le tue parole, è forte sentire trasparire la tua vita così ricca... fa interrogare...e senza trovare risposte. Grazie

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