16/01/08

Tra una preghiera e l'altra

Nella mia comunità, una volta al mese, si celebra l'Ufficio dei defunti, cioè un momento che dura tutto il giorno, di preghiera particolare, per coloro che ci hanno preceduto nella casa del Padre, e in modo particolare pensiamo e preghiamo per i nostri fratelli, sorelle, amici e benefattori. Questa mattina, nel celebrare appunto questa preghiera, ho pensato particolarmente a tanti amici e ad una in particolare, che non hanno mai avuto paura del confronto, del dialogo, che ha rifiutato la violenza e l'ha denunciata sempre da qualunque parte venisse, che ha fatto della sua vita una lotta continua per l'accoglienza e per il dialogo con chi e per chi era diverso, culturalmente, socialmente e religiosamente . Mi ha lasciato nel cuore una grande testimonianza suggellata da 20 anni di cancro accettato e vissuto con la determinazione di combatterlo con l'amore alla vita e non con la rassegnazione della morte. Pensando a lei, ho pensato alle vicende di ieri, al rifiuto determinato dell'incontro con il Papa, voluto da pochi, al gesto sacrosanto del ...soprassedere del Papa, che ha ricevuto l'appauso del mondo intero, perchè mai più, sulla faccia della terra, si possa anche solo pensare di essere una chiesa che s'impone con la violenza nel cuore dell'uomo, ma che propone con il dialogo, con il confronto, con il rispetto, con l'accoglienza e soprattutto con il perdono, il dono di Cristo ai figli dell'unico Padre. Per questo oggi, prego per te, Anna, e ti prego per noi: aiutaci a camminare incontro alla Verità, a quella Verità che non ha paura perchè Ama e perchè paga di persona percorrendo il difficile cammino della ricerca sincera e profonda della sua Sorgente. E dico grazie a te, Papa Benedetto, per questa scelta che hai fatto, lo dico a quanti accanto a te, hanno condiviso l'opportunità di ...perdere un incontro nella certezza di aver fatto un passo in più verso l'incontro con tutti coloro che in ogni angolo del mondo vogliono un umanità più bella, più vera, più libera e perchè no...più santa! semplicemente ciao.

1 commento:

  1. In questo periodo ho partecipato ad alcuni funerali di miei amici. Inoltre pochi giorni fa era il 32esimo anniversario della morte di mia mamma. Quindi il tema della morte me lo sono trovato molto vicino. In particolare la breve ma dolorosa malattia di uno di questi amici mi ha colpito anche per la forza con cui è stata vissuta.
    Poi proprio l'altro ieri ho letto un libricino (Lo scafandro e la farfalla) scritto da un giornalista che, poco più che quarantenne, in seguito ad un ictus si è trovato completamente paralizzato. Poteva muovere solo un occhio, e attraverso questo ha dettato, lettera per lettera, questo libro. Ma dentro c'era una forza e una gioia di vivere enorme.

    E poi c'è la faccenda della Sapienza. A me ha lasciato un enorme amaro in bocca. Direi che è proprio uno schifo. La forza del Papa, oltre che dal non essere andato, è dimostrata anche da un altro fatto, che la nostra stampa si guarda bene dal riportare. Proprio lunedì 14, il presidente della Camera, on. Bertinotti, in visita in America Latina, teneva una lectio magistralis presso l'università Cattolica di Quito, al temine della quale gli veniva anche conferita una laurea ad honorem. Direi che i due fatti si commentano da soli.
    Pace e benedizione
    Julo d.

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